Il piccolo gregge, la Donna e il Drago

Votes taken by Il-Nibbio

  1. .
    tanti bla bla bla

    fuffa fuffa pura

    ma come ho dimostrato ci sta

    un terzo abbraccio
  2. .
    https://www.avvenire.it/attualita/pagine/c...ale-solo-remoto

    https://lozierinstitute.org/update-covid-1...ved-cell-lines/

    riguardo all'uso di cellule fetali negli studi

    ho scoperto che sia Moderna che Pfizer non hanno utilizzato linee cellulari abortite per la produzione vaccinale! in ambito di ricerca solamente alcuni studi di conferma hanno utilizzato queste linee.

    anche il futuro vaccino novavax (se qualcuno lo sta aspettando) ha la stessa caratteristica... nessun uso cellulare abortito per produzione. utilizzo unicamente per test conferma.

    nello specifico le cellule usate sono le hek293 e qui cito

    "
    La linea cellulare HEK293 inizialmente è stata prodotta nel 1973 dal gruppo di ricerca di Alex van der Eb a Leida (Paesi Bassi) dalle celle embrionali umane fetali normali del rene, o più probabilmente surrene (HEK sta per Human Embryonic Kidney) . Queste linee cellulari sono state create con la tecnica della trasfezione che prevede il trasferimento di materiale genetico, utilizzando come vettore l’adenovirus 5, nel cromosoma 19 del genoma delle cellule fetali. Il nome 293 viene dal fatto che tale linea cellulare è stata ottenuta con l’esperimento n. 293 di Frank Graham.

    Graham ha lavorato nel laboratorio dello scienziato olandese Dr. Alex van der Eb, dove ha sviluppato un nuovo metodo chiamato trasfezione di fosfato di calcio per introdurre il DNA nelle cellule eucariotiche. Utilizzando questa tecnica, è stato in grado di generare la linea cellulare chiamata HEK 293, che contiene ed esprime i “geni trasformatori “dell’Adenovirus 5 umano (Ad5).

    Al suo ritorno in Canada, il dottor Graham ha continuato a caratterizzare la linea cellulare HEK 293 e, in collaborazione con i suoi studenti e colleghi della McMaster University, l’ha utilizzata nello sviluppo di numerosi vettori virali basati su Ad5 per il trasferimento genico e di potenziali vaccini virali ricombinanti. Sia le cellule HEK 293 che i reagenti per la costruzione di vettori Ad sono stati ampiamente distribuiti dal dottor Graham alla comunità scientifica per studi sulla terapia genica e lo sviluppo di vaccini.

    E’ da un unico aborto (purtroppo) sono derivati tutti questi esperimenti.. In un articolo The Ethics of HEK 293 Alvin Wong, M.D. Natl Cathol Bioeth Autumn 2006;6(3):473-95. doi: 10.5840/ncbq20066331 si indaga su come siano state ottenute queste cellule embrionali, sicuramente da un aborto provocato.

    Un documento di Alvin Wong, M.D., pubblicamente disponibile (leggi qui), registra lo svolgimento di una riunione nel mese di maggio 2001 della U.S. Food and Drug Administration (FDA) Vaccines, in cui si indaga sulla linea cellulare HEK 293 e le linee cellulari fetali PER.C6. In quella occasione il dottor Alex van der Eb, dichiara:

    “ll materiale era il seguente: rene di feto con una storia familiare sconosciuta, ottenuto nel 1972. Non si sa più la data precisa. Il feto, per quanto mi ricordo, era completamente normale. Non c’era niente che non andasse. Non so bene le ragioni di quell’aborto. Probabilmente lo sapevo a quel tempo, ma ho perso tutte queste informazioni ” (A. van der Eb, testimony before the Vaccines and Related Biological Products Advisory Committee, May 16, 2001, FDA Center for Biologics Evalution and Research meetingtranscript, 81, www.fda.gov/ohrms/dockets/ac/01/transcripts/3750t1_01.pdf.)

    Lo stesso autore scrive che il Dr. van der Eb, dell’Università di Leiden, gli ha confermato che i documenti relativi alle origini di HEK 293 sono andati effettivamente perduti, in linea con la sua dichiarazione alla FDA (messaggio e-mail, 27 ottobre 2003)."

    parliamo quindi di tre vaccini moderna Pfizer novavax che non usano cellule abortite. cellule usate unicamente da parte di studi paralleli di conferma.

    parliamo anche di cellule derivanti da un singolo aborto. da quanto ho capito negli primi anni 70 in Olanda (da dove arriva aborto) non era come oggi...i primi aborti legali risalgono al 71... ed erano terapeutici... quindi verosimilmente si tratta o di aborto spontaneo o di aborto indotto per cause di salute.

    infine

    qui trovate il motivo per cui queste cellule sono così preziose per la ricerca

    https://www.news-medical.net/life-sciences...-(Italian).aspx

    quindi in sintesi i vaccini mrna in commercio e il futuro vaccino proteico condividono la stessa sicurezza etica.

    diversamente era per astrazeneca ma questa è un'altra storia
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    sei il benvenuto.
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    https://www.fondazioneveronesi.it/magazine...ntro-sars-cov-2

    forse forse arrivano anche le cure efficaci! vedremo
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    no no..eremo eremo... beh non sperduto a 2 mila metri

    ma isolatissimo e nascosto da un bosco su un bricco in collina... da cui si domina la vallata

    poi ci sono eremi più imboscati sicuramente. ma lì mi difendo già bene. per ora mi limito a orto e pollaio ma prossimo anno sarò più autonomo
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    credo che il meccanismo sarà simile alla progressiva rimozione del contante...

    due approcci analoghi

    va anche detto che in realtà è tutto un sistema ormai improntato sul delegare a terzi proprie autonomie

    siamo "schiavi" già da tempo.

    infatti è importante organizzarsi per ogni eventualità...io ho finalmente trovato un eremo che ho comprato...con terreni...entro prossima estate dovrebbe essere operativo e pronto per necessità autarchiche....
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    su quanto dici save sono concorde

    il meccanismo del green pass poi è dal punto di vista sanitario alquanto discutibile
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    correggo subito quanto detto sopra (in parte)

    nel senso che in realtà chi "si serve del male altrui" è coinvolto da questo male...nel senso che ogni male compiuto sulla terra ha conseguenze nefaste anche per chi in questo male non è coinvolto...

    io distinguo la responsabilità e lo stato di grazia

    In sintesi ciò che fa la differenza (individualmente) è se l'azione che compio rompe lo stato di grazia e necessita di pentimento-confessione.
    se l'azione non è oggetto di colpa personale il farla non ha alcun risvolto morale su di me. Mentre il peccato che è a monte (nel nostro caso aborto volontario) è già stato compiuto e le conseguenze morali (su chi l'ha fatto) e sociali-terrene del peccato già si sono verificate.
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    "Una cosa è consentire al male commesso da qualcuno, altra cosa è servirsi di questo male per ottenere un bene. Acconsentire al male altrui significa compiacersi dell’azione cattiva o spingere a farla, il che è sempre peccato. Invece servirsi del male altrui significa riconvertire in bene il male compiuto: così Dio si serve dei peccati degli uomini per ricavarne qualche bene. Di conseguenza, anche l’uomo può servirsi del peccato altrui per ottenere un bene."

    questa è la base per un cattolico (cosa inconcepibile per un protestante-puritano)

    distinguere male-da-male entità male-da-male gravità male-da-male è importante nel giudizio (di Dio) verso il peccatore che lo compie. Essendo che chi " si serve del male altrui" in nessun modo è coinvolto o toccato da questo male. (lo dice San Tommaso mica io) è assolutamente ininfluente di che male si parla

    Io non faccio frullati! Mi sembra che tu confondi le responsabilità degli atti.

    Mario Rossi violenta e uccide un bambino, preleva il suo rene, lo porta in ospedale, Mario Bianchi utilizza quel rene per salvare suo figlio.
    Anche se Mario Bianchi sa da dove arriva quel rene...qualsiasi scelta che compie Mario Bianchi non ha alcun rapporto col peccato commesso da Mario Rossi.
    Se sei Mario Bianchi non è che scegliendo quel rene sei complice di Mario Rossi!

    Diverso è il caso del Sig. Bruno Pautasso responsabile del centro donazioni organi che compra reni da Mario Rossi sapendo che lui li ottiene uccidendo le persone.
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    non tratto la questione la descrivo
    per quello che è...

    in che mondo credi che viviamo?

    se le cose stanno in un certo modo non è che sbattendo i piedi o facendo la faccia brutta cambiano. la chiesa del 2020 fa schifo...eppure di fatto la situazione è o così o così perché nessuno qui è il Papa

    la ricerca scientifica è strutturata in una certa maniera e parte della ricerca si fonda su esiti di atti moralmente ripugnanti...ma come ho detto non solo la ricerca... pure i beni che utilizziamo si fondano su questi atti ripugnanti...pure servizi...e potrei andare avanti all'infinito.

    il motivo economico c'entra moltissimo perché le dinamiche basiche son regolate da quello specialmente in ambiti con pochi soldi come quello

    ciò detto? facciamo gli eremiti in un bosco senza utilizzare alcun prodotto contaminato da atti impuri?

    credevo di confrontarmi con persone che vivono nel mondo e non sulla luna... evidentemente i compromessi quotidiani che chiunque tra noi accetta per vivere nel mondo non vanno detti ad alta voce altrimenti ci si scandalizza?

    accettare una situazione come inevitabile non significa condividerla, trovo però ipocrisia selezionare una piccola particella della realtà (es un vaccino o un bene di consumo) e elevarlo a oggetto di pubblica gogna quando parallelamente si consuma un prodotto analogo colpevole delle stesse cose.

    se qui ci fosse un ricercatore di biologia lui sì che avrebbe il dovere morale e (forse solo in parte) il potere di trovare un'altra strada per la ricerca senza far uso di cellule derivanti da aborti.
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    ma voi no vax che avete deciso di fare dal 15?

    (parlo di chi lavora ovviamente)

    tamponi? o rinunciate allo stipendio?
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    pare che si sia arrivati a porre l'obbligo da ottobre...

    sinceramente la vedo come una sconfitta e son davvero dispiaciuto per il clima che si andrà a creare
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    “Non conosciamo gli effetti collaterali a lungo termine”.

    È uno dei refrain argomentativi di coloro che in totale buona fede sono timorosi rispetto alla vaccinazione Covid.

    R.P.

    Partiamo da un fatto innegabile: è vero; non è ancora trascorso un anno dall’approvazione dei vaccini contro il Covid e non possiamo avere dati sul medio e lungo termine. E sgombriamo il campo da un altro equivoco: non avere questi dati è una lacuna che non fa piacere a nessun medico.

    Fatte queste necessarie precisazioni, precisiamo esaminando il passaggio successivo dell’argomento di chi rifiuta il vaccino sulla base del timore di cui sopra che più o meno dice: “poiché non conosciamo gli effetti a lungo termine, io il vaccino non lo faccio”.

    Il ragionamento può trovare due differenti tipi di risposta (almeno io ho pensato a questi):

    1) Nemmeno del Covid si conoscono gli effetti a lungo termine. Se il vaccino ha meno di un anno, il Covid ha un anno e mezzo di età e non possiamo escludere effetti nocivi a carico di vari apparati, considerando alcuni danni cardiaci, neurologici e renali che alcune persone colpite dall’infezione registrano. Dunque siamo di fronte a due incognite tra loro opposte, ma anche intrecciate, dal momento che il vaccino non dà il 100% di garanzia di non restare infettato e al contempo il non vaccinarsi non dà il 100% di garanzia di non avere effetti a lungo termine, dal momento che la mancata vaccinazione incrementa il rischio di infezione e con essa il rischio di possibile sequele tardive. Poiché, storpiando in maniera vergognosa ed ironica Wittgenstein, di ciò di cui non si può parlare, si deve tacere, non ritengo che l’argomento dei possibili effetti a lungo termine del vaccino, che si elide con l’argomento dei possibili effetti a lungo termine del Covid, possa avere razionalmente un impatto sulla decisione che piuttosto è costretta a fondarsi sugli effetti a breve termine, largamente favorevoli alla vaccinazione in maniera proporzionale al rischio di partenza infettivo.

    2) Quanto tempo si è disposti ad attendere prima di ricevere soddisfazione sugli effetti a lungo termine? Qui devo dire che quando ho posto la domanda, mi sono trovato di fronte sempre il silenzio. Le certezze della perentorietà dell’affermazione iniziale vacillano. 2 anni? 3 anni? 5? 10 anni? Quanto tempo?

    A questo proposito vorrei citare un caso che può aiutare a riflettere, quello della Nimesulide, un antinfiammatorio di vasto impiego.

    La Nimesulide fu autorizzata al commercio in Italia nel 1985 (nota amarcord: ricordo quando studiando farmacologia, ne memorizzavo l’azione scavanger). Il farmaco conobbe un successo strabiliante: era un antidolorifico efficace e molto ben tollerato sotto il profilo della gastrolesività che caratterizza la classe di farmaci antiinfiammatori). Non vi era pressoché abitazione dove nel cassetto delle medicine non trovasse posto la scatolina con le compresse o le bustine di Nimesulide.

    Questo fino al 2002, quando le agenzie del farmaco di Finlandia prima e di Spagna poi, dispongono il ritiro dal mercato della Nimesulide a seguito di casi (66 in Finlandia) di danno epatico grave. Nel 2007 il ritiro è deciso dalle autorità irlandesi per 53 casi di epatotossicità, 9 dei quali evoluti in insufficienza epatica e 3 deceduti.

    In Italia il monitoraggio condottò nel periodo 2001-2007, individuò 738 segnalazioni di sospette reazioni avverse al farmaco, di cui 360 (48,8%) di casi gravi, e 19 (2,6%) fatali. Su un bacino di 3,5 milioni di persone che nel solo 2006 avevano assunto il farmaco (circa un morto per milione).

    La Nimesulide è ancora in commercio e continua ad essere ampiamente prescritta ed assunta (anche se non ai livelli precedenti) in Italia ed in altri 15 Paesi europei. In Italia, poiché il rischio di epatotossicità aumenta con l’uso cronico, le autorità hanno disposto (con successivi provvedimenti del 2010 e 2012) la riduzione del rischio mediante l’obbligo di ricetta non ripetibile con la prescrizione di un’unica confezione per ricetta e l’indicazione del trattamento del dolore acuto, optando per il mantenimento in commercio del farmaco, stante il rischio di maggiori eventi gastrolesivi derivanti da un suo ritiro dal commercio.

    La storia della Nimesulide mi pare insegni almeno un paio di cose:

    1) gli eventi avversi possono manifestarsi a distanza di un tempo molto lungo (17 anni, dalla commercializzazione alla segnalazione dei casi)

    2) la presenza di eventi avversi gravi, ed anche fatali, non è condizione che necessariamente porta al ritiro dei farmaci, la cui permanenza sul mercato dipende da un’analisi del rapporto rischio/beneficio che può essere difforme nei vari Paesi. Perché non esiste soltanto il bianco e il nero, ma anche una gamma molto vasta di grigi e tutti dovremmo sempre tenerlo a mente.

    La mia conclusione è quella della stragrande maggioranza dei medici del mondo: guardiamo i dati a mano a mano che si presentano e guardiamoli in maniera corretta. I vaccini sono strumenti, non sono né la divinità né satana.
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    poi nel Mio piccolo vi dico che non ho il pallino della ricerca e non amo vivere di studio

    l'amico e collega (cattolicissimo) Renzo Puccetti ha una pagina facebook molto bella di divulgazione.

    lui ama approfondire e chiarire questi temi...seguitela e confrontatevi trovere materiale serio e sicuro

    ad esempio

    Sulla rivista JAMA, l’organo dell’American Medical Association, è appena stato pubblicato uno studio molto vasto sulla sicurezza dei vaccini a mRNA.

    Si tratta di un’analisi ad interim (dal 14 dicembre al 26 giugno) su una popolazione di 6,2 milioni di persone che hanno ricevuto 11,8 milioni di dosi di vaccino appartenenti ad 8 assicurazioni sanitarie americane.

    Il Vaccine Safety Datalink (VSD) è un metodo di vigilanza della sicurezza vaccinale che consente di superare alcuni limiti del sistema VAERS che si basa sulla segnalazione volontaria.

    Il Vaccine Safety Datalink contiene dati amministrativi e le cartelle cliniche (le assicurazioni infatti devono pagare le prestazioni sanitarie) che sono continuamente aggiornati, consentendo di verificare precocemente l’emergere di eventi avversi anomali rispetto alle attese.

    La popolazione vaccinata entro i primi 21 giorni è stata confrontata con 2 tipologie di controlli:
    1) i vaccinati dopo 22-42 giorni
    2) i non vaccinati
    Ovviamente le analisi sono state stratificate per sesso, fasce di età, razza, etnia, sede e data di vaccinazione.

    Il Vaccine Safety Datalink è stato già usato per monitorare la sicurezza di altri vaccini.

    Sono stati monitorati con cadenza settimanale secondo quella che viene definita “analisi a ciclo rapido” 23 potenziali eventi avversi gravi.

    Risultati più rilevanti:
    - Nessuno degli eventi monitorati ha superato la soglia di allarme stabilita convenzionalmente (test a 1 coda con p<0,0048). (Tabella)

    - Le due comparazioni hanno un elevato tasso di concordanza.

    - Nessun rischio aggiuntivo di sindrome trombotico-trombocitopenica derivante dai vaccini a mRNA, né di tromboembolismo.

    - Rischio aggiuntivo di mio/pericardite nella fascia di età 12-39 anni che non è significativo se si assume l’intervallo dei primi 21 giorni nel suo complesso, ma lo è se si misura nei primi 7 giorni dopo la vaccinazione (RR 9,83; 95% CI 3,35-35,77). L’analisi col gruppo non vaccinato conferma complessivamente l’incremento di rischio (RR 1,39; 95% CI 1,05-1,82).

    - In termini assoluti l’eccesso di rischio di mio-pericardite è pari a 6,3 casi per milione di dosi. La maggioranza dei casi è stata ricoverata e la durata media del ricovero è stata di 1 giorno.

    Si allegano anche le tabelle dei risultati delle due differenti comparazioni.

    Il link allo studio è qui.
    https://jamanetwork.com/journals/jama/fullarticle/2784015
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    eppppoi dutur cerchi di capire..io sono evoluto e mica sono scemo come l'intera classe medica mondiale che si inietta sta merda epppoi muuuuuoreeee di malattie strane incurabili! perché tra millanta anni voi che avete il vaccino poi vi ammalate delle malattie a lungo termine.
    in effetti caro paziente noi medici abbiamo creato una chat globale su WhatsApp e ci si è detti.. massì una bella eutanasia di massa... suicidio collettivo rituale...ma ora, caro paziente, son sereno perché morirò sapendo di lasciare l'umanità superstite nelle sue buone mani! sarete voi i medici del futuro... laureati all'università della vita!

    Sulla base delle conoscenze scientifiche assodate sul sistema immunitario e le reazioni dell’organismo ai vaccini a mRNA, la comunità scientifica è convinta della sicurezza a lungo termine dei vaccini a mRNA attualmente omologati e raccomandati in Svizzera. Siccome il coronavirus SARS-CoV-2 è comparso da poco tempo, non è stato possibile condurre studi specifici a lungo termine prima dell’avvio delle campagne di vaccinazione. Grazie agli studi condotti su altri vaccini, sappiamo tuttavia che la maggior parte degli effetti indesiderati compare poco dopo la vaccinazione. L’esperienza mostra che gli effetti gravi sono molto rari e si manifestano perlopiù nel giro di qualche mese dalla somministrazione del vaccino. Questa finestra temporale risulta già coperta dagli studi clinici di omologazione, svolti sull’arco di più di sei mesi su diverse decine di migliaia di persone. Il monitoraggio in questo campo proseguirà anche in futuro.

    Ai dati solidi degli studi clinici sui vaccini a mRNA si aggiungono ora anche le esperienze maturate con le campagne di vaccinazione: nel frattempo, infatti, svariati milioni di persone in tutto il mondo si sono fatti vaccinare e la maggior parte di essi non ha lamentato alcun disturbo conseguente. Nei Paesi che stanno vaccinando, gli effetti collaterali indesiderati e le potenziali conseguenze tardive vengono costantemente monitorati. Dati il numero elevato di soggetti vaccinati e l’intenso monitoraggio da parte delle autorità di omologazione, sarà possibile identificare rapidamente un eventuale problema.
34 replies since 4/10/2017
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